Pianificazione
Manuali e prassiche
Organizzazione motoria globale
Visuomotorie
Introduzione
COS'È: Gioco di destrezza manuale con ranocchie
SCOPO: Costruire le palafitte e infine mettere in cima le ranocchie… senza far cadere nulla!
COSA NE PENSIAMO: Pensiamo sia un gioco adatto per approcciare i giochi da tavolo, poiché prevede poche semplici regole e richiede l'alternanza del turno, pur non essendo un gioco competitivo.
In generale, creare delle costruzioni mettendo i pezzi in equilibrio e cercando di non farle cadere crea di solito grandi emozioni, sia tra i piccoli che tra i grandi... Nel caso dei più piccoli, questo genere di attività stimola l'autoregolazione e il controllo di sé e può rappresentare un'occasione dove sperimentare la dimensione del "rischio" forte dello sguardo rassicurante e complice dell'adulto.
AUTORE:
EDITORE ITALIANO: Djeco
CONTENUTO DELLA CONFEZIONE:
- 4 ranocchie (in plastica morbida)
- 1 stagno formato da 2 tessere puzzle
- 12 palafitte (in legno)
- 12 ninfee (in cartone)
- 15 pedine punto (in cartone)
ETÀ CONSIGLIATA SULLA CONFEZIONE: 2,5-5
ETÀ 0-99: 2,5+
TEMPO INDICATO SULLA CONFEZIONE: 10'
TEMPO 0-99: 5'-10'
Guida operativa
0-99 INTRODUCE IL GIOCO
- Tiriamo fuori tutto il materiale. Insieme componiamo lo stagno e dividiamo tutti i pezzetti rimasti nella scatola in palafitte, ranocchie, ninfee e libellule segna punti.
“Ora tiriamo fuori dalla scatola tutti i pezzetti mettendo quelli uguali vicini tra loro”. - Facciamo vedere quale sarà la costruzione da realizzare, cioè la palafitta, tenendo conto che i bambini piccoli potrebbero aver bisogno di vedere quali sono i passaggi che abbiamo fatto per costruirla.
“Guarda bene, ora ti faccio vedere come come si costruisce la palafitta su cui appoggerà la ranocchia”. - Mostrare poi i cerchietti nello stagno e indicare che le palafitte possono stare solo lì.
- Proviamo a fare una costruzione e a metterci sopra una ranocchia senza far cadere nulla.
- Enunciamo la consegna e… Si è pronti per giocare!
“Bene, si parte! Vediamo se le ranocchie riusciranno a stare sulla palafitta”
CONSEGNA
“A turno dovremo prendere ciò che serve per costruire la palafitta. Attento, possiamo mettere un solo pezzo per volta! Quando abbiamo finito i pezzi, sempre a turno, dobbiamo mettere la nostra ranocchia sulla palafitta che preferiamo… Se riusciamo a non far cadere nulla, avremo vinto un punto ciascuno!”
Funzioni esecutive
PIANIFICAZIONE
- Invitare ad osservare le palafitte già costruite e chiedere su quale si vuole continuare a costruire, dopodiché invitare a prendere il pezzo giusto. In questa sede può essere utile chiedere dove, secondo loro, c’è maggior rischio di far cadere la palafitta: in quelle basse o in quelle alte?
- Nel caso in cui non fosse sufficientemente chiara la struttura che devono avere le palafitte (cilindretto+ninfea), costruirne un modello o invitare a osservare quelle già costruite.
Abilità coinvolte
N.B. Alcune mediazioni sono trasversali.
AB. MANUALI E PRASSICHE - INTEGRAZIONE VISUOMOTORIA
- Sostenere il bambino e incoraggiare a provare e riprovare… Non esiste migliore sostegno, a questa età, di offrire la possibilità di fare esperienza autonoma e diretta!
ORGANIZZAZIONE MOTORIA GLOBALE
- È un gioco che richiede tanta energia per riuscire a raggiungere e mantenere la postura corretta, dosare la forza e affinare il controllo del movimento, pertanto il modo migliore per favorire un buon autocontrollo è di essere sufficientemente rilassati (nel corpo e nella mente) e concentrati sull’obiettivo. Come fare? La strada è individuale, ma è sempre un buon consiglio suggerire al bambino di fermarsi un momento per raccogliere le energie necessarie per fare una cosa un po’ difficile...
Proposte per reinventare il gioco
#1 LE RANOCCHIE PARLANTINE
COSA NE PENSIAMO
Un'attività molto adattabile che qui viene proposta per elicitare dei target linguistici.
COSA SVILUPPA
Denominazione, Confronto e discriminazione uditiva
TEMPO
5'+
SVOLGIMENTO
Prendiamo le tessere ninfee e creiamo un percorso in cui potranno saltellare le ranocchie. Il bimbo avrà una ranocchietta in mano e potrà spostarsi dopo aver ripetuto o denominato il target di nostro interesse. Può essere usato coi bimbi molto piccoli per elicitare dei suoni onamatopeici. é importante coi piccolini prendergli la mano e guidarli nel movimento affinché capiscano che sono dei saltelli.Ad esempio abbiamo appena impostato un suono e ci interessa che il bambino ripeta quel suono in sillaba ad esempio CA:
“Ogni volta che dico CA faccio un saltello”
“Bene, ora sempre più veloce!”
“Adesso che sei diventato bravissimo proviamo ad alternarlo a CO” oppure “ proviamo il doppio salto “CA CA”
Mi raccomando in caso di bambini che seguono terapie logopediche, così come abbiamo visto per altre proposte per reinventare il gioco, sta sempre al logopedista calibrare la difficoltà conoscendo gli obiettivi linguistici del bambino.
La stessa cosa può essere fatta facendo un lavoro di confronto e discriminazione uditiva. Es: “ PA-BA uguali o diversi?” “Diversi, bravissimo allora facciamo un saltello”.
Usare i punti libellula per rinforzare il lavoro!